insalata di polpo: e tu come la cucini?

Dedicato ad un’amica che mi ha recentemente confessato di non sapere come si cuoce il polpo.  E non posso dire di non capirla. Il polpo è dopo tutto un essere che intimorisce, soprattutto a noi gente di terra. E sono così tante le leggende metropolitane che circolano sul giusto metodo di cottura che io ricordo bene quando anche a me sembrava un’avventura l’idea di cucinarlo.
Se ne sente e se ne legge di ogni: dal tappo di sughero nell’acqua di cottura, a strani riti semi magici come la necessità di sbatterlo (su uno scoglio? e io dove lo trovo lo scoglio???) prima della cottura per garantirne la tenerezza, oppure quella di sottoporlo ad una vera e propria ‘danza’ immergendolo ripetutamente (per 4 volte, mi raccomando) nell’acqua bollente.
Perciò non so come facciate voi – e vi invito a raccontarmelo qui – ma io ho scoperto con il tempo che è tutto molto più semplice. Funziona, il mio polpo è sempre tenerissimo, quindi ve lo racconto qui e chissà che non aiuti così qualcuno a vincere l’inibizione da polpo che una volta colpiva anche me.
Preferite all’acquisto un bel polpo (a volte chiamato anche polipo o piovra, è sempre Octopus Vulgaris) fresco – altra favola ricorrente: si dice che quello congelato sia più tenero, non credeteci – facendovelo pulire dal pescivendolo così vi risparmiate anche quello. Mettetelo in una pentola capace con abbondante acqua leggermente salata e portate a ebollizione. Fate bollire a fuoco medio basso per 30-40 minuti a seconda della dimensione. Per provarne la cottura, saggiatelo con i rebbi di una forchetta alla base di un tentacolo, se la forchetta entra e esce con facilità è pronto. Importante: lasciatelo freddare immerso nella sua acqua di cottura.
Una volta tiepido potete tagliarlo direttamente a tocchetti da 2-3 cm oppure, se preferite, potete fare come me ed eliminare prima la pelle che con la cottura si sarà trasformata in una superficie mucillosa che si elimina facilmente passandogli sopra le mani e sciacquando queste ripetutamente sotto l’acqua corrente.
Detto fatto, e avrete l’ingrediente base per una bella insalata di polpo, piatto semplice che piace sempre e che si presta ad essere arricchito con fantasia. Sotto vi racconto una delle mie personalizzazioni preferite. Niente a che vedere con quelle tristezze che vi servono in pizzeria, ve lo assicuro!
Insalata di polpo e patate con limone confit.

Ingredienti:
  • un polpo fresco da circa 800 gr
  • 600 gr patate
  • 2 cucchiai di olive taggiasche denocciolate
  • 1/2 limone confit (vedi qui)
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
per condire:
  • olio evo
  • pepe
Metodo:
Preparate il polpo come indicato sopra. Fate bollire le patate con la buccia, quindi pelatele e tagliatele a dadini da 2-3 cm. Tagliate il limone confit a brunoise. Unite tutti gli ingredienti e condite con olio evo e pepe. Servite tiepido o freddo.

8 comments

  1. molto buono il tuo polpo, io lo faccio in maniera differente: dopo averlo lessato lo condisco con alici sottolio, sedano a tocchetti e un emulsione di olio e limone. Un abbraccio

  2. La prima foto e stupenda.Un polpo scenografico per un'insalata perfetta!Mi piace anche l'idea di Stefania qua sopra.

  3. Io il polpo (congelato) lo faccio cuocere con al massimo un dito di acqua e una volta cotto lo lascio raffreddare nella sua stessa acqua. Ma credo che l'importante, alla fine, sia il risultato e il tuo mi sembra mooolto buonoo!!Bellissime foto, complimenti!A presto

  4. Gnam, alici e sedano, buono! Dai, dai, fatemi sapere come lo fate voi.

  5. buono il tuo polpo.. io di solito lo cucino quasi senza acqua, con i suoi liquidi.. ciao

  6. che belle queste foto e che chiarezza su questo "mistero del polpo"! anche io sono una timorata della cottura, quindi grazie per aver fugato imiei dubbi!!ciao a presto =)Valeria

  7. Ros

    io utilizzo il tuo stesso metodo e si ottiene un polipo tenerissimo! mi hai fatto venire una voglia con queste splendide foto 🙂

  8. Ely

    anche io lo cuocio così ma avevo trovato un metodo interessante nella pentola a pressione se non sbaglio da Stefania Arabafelice e mi sà che proverò anche quello, questo piatto è favoloso! sia in estate che in inverno non ha stagione! baci

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