le fettucce che sognano il mare

     Credo che possiamo essere tutti d’accordo se dico che la buona cucina, oltre alla pratica e alla tecnica, è soprattutto un atto di creatività. Ma cosa è la creatività? Domanda per nulla banale visto che le definizioni disponibili sono infinite e spesso, se non in contraddizione tra se stesse, quanto meno elaborate partendo da punti di vista molto diversi.
    Per me probabilmente è la capacità di partire dal visto, dal conosciuto, dall’introitato, in altre parole dall’essenza stessa dell’individuo e della sua storia, e in modo spontaneo e non cosciente ricavarne un’idea nuova. Quell’idea potrà essere nuova solo per te o magari per molti ma difficilmente sarà completamente originale perché tutti viviamo immersi in bagno di conoscenza diffusa e comune. Ma anche avesse la tua idea un valore di novità per te solo, questo non diminuirebbe il valore del processo creativo. Al massimo vorrà dire che non ti porterà né ad una candidatura al Nobel né, per esempio, a diventare uno chef di fama mondiale. D’altro canto va detto che la nostra idea deve pur sempre essere condivisibile, e come tale deve incontrare in qualche modo la cultura e le conoscenze degli altri, cosa che sembrerebbe negarne quantomeno l’eccesso di novità.
    Ma non esageriamo e torniamo in cucina, prendiamo un frigorifero quasi vuoto e un’immagine mentale improvvisa come questa, rubata ai ricordi di un viaggio fatto sulle orme del Commissario Montalbano:
   Mischiamo liberamente il tutto ed ecco che ne nasce un piatto di pasta veloce e saporitissimo. Poi, mentre lo mangi, ti rendi conto di come si tratti di un ibrido, una sintesi di due classici primi piatti siciliani: la pasta con le sarde (ma senza sarde né finocchietto!) e la pasta ca’ muddica (ma in una versione più ricca di sapori). Come vedete quindi niente di nuovo sotto il sole ma ciò non toglie che vi stiate assaporando un piatto squisito. E che possiate quasi sognare di stare guardando quel mare!

Ingredienti (per 2 persone):

6-8 filetti di alici sott’olio
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uva passa ammollata e strizzata
4 cucchiai abbondanti della panure descritta QUI
200 gr di fettucce Garofalo
2 cucchiai di olio evo

Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Nel frattempo in una padella antiaderente scaldate e fate sciogliere le alici, aggiungete i pinoli e fateli tostare leggermente. Unite quindi la panure e l’uva passa e fate soffriggere fino a doratura del pangrattato.

Scolate la pasta al dente e ripassatela in padella con il condimento. Prima di servire, se necessario, irrorate con un filo di olio evo a crudo.

14 comments

  1. gnammiiiiiii che ricetta deliziosa! complimenti! bellissime anche le foto! un bacione!

  2. Bravissima, un primo piatto squisito che mangerei volentieri in questo momento, magari seduta ad uno di quei tavolini su quella spiaggia a godermi quel mare meraviglioso.

  3. Il punto non e' l'eta' del blog, ma che magari semplicemente non lo conosci… Adesso lo conosco, pero'! Gente del Fud e' un cantiere aperto a tutti. 🙂

  4. @ tutte le ragazze, bello sognare il mare, vero?@ emidio, grazie di essere passato e del complimento implicito, a presto

  5. cosa vedono i miei occhi a pasta ca muddica!!! Penso di averne mangiate tonnellate da bambina! Ci vado matta! Mia madre per sbrigarsi – che ha sempre odiato cucinare per quanto sia bravissima – tostava la mollica in un padellino antiaderente, sempre girando, appena prendeva profumino ci aggiungeva l'olio a crudo e passava a condire la pasta. Poi da adulta anche io ci mettevo qualche acciughina ma no i pinoli né l'uvetta.Proverò anche la tua nella mia nuova veste di celiaca con mollica senza glutine.E condivido la tua idea di creatività ;)Un bacione!

  6. che delizia questa pasta ricca di profumi mediterranei, anche io a vederla sogno il mare splendido della sicilia

  7. Carissima amica,Grazie del tuo passaggio, ti ho inserita nel mio database al prossimo aggiornamento ci sarai.La tua definizione di creatività, mi ha stupito. Dopo che l'ho riletta tre volte, e o dedotto che è più facile visualizzarne nella mente il pensiero che il dover descriverlo. La domanda che mi pongo, naturalmente per ciò che riguarda la cucina, è: la creatività e un dono che ci viene donato alla nascita o altro? Io sono certo che noi siamo ciò che le nostre "radici" hanno mangiato (passami il termine), e inconsciamente replichiamo gli stessi germogli.La tua pasta, il modo di realizzarla, mi fa visualizzare nel mio immaginario una persona ben definita. Potrei azzardare, ma non lo faccio. Non vorrei sbagliare.a presto

  8. @ Sergio. Non so bene se possa essere un dono. Credo poco nei doni, piuttosto nel risultato del contesto e della somma delle esperienze. E piuttosto che nel 'caso' nell'inevitabile limite combinatorio di una vita e del suo tempo che ci costringe in ogni momento a svolte continue, grandi o piccole, in una direzione piuttosto che in un'altra. Leggevo recentemente uno scritto di Eco sul tema della creatività che chiude dicendo – quoto – "ciò che consideriamo assolutamente creativo è ciò che di abbastanza nuovo ci è pervenuto, ma altro potremmo potuto avere, e semplicemente non lo sappiamo". In quest'ottica è perciò tanto la strada quanto le virtù di chi la percorre ad essere determinante. Direi che stiamo dicendo qualcosa di molto simile, no?

  9. no, io non credo che la creatività ci venga donata alla nascita, certamente penso che "siamo quello che le nostre radici, hanno mangiato" come dice Sergio, ma nel senso che la creatività ci viene dall'ambiente che frequentiamo, dagli stimoli che riceviamo, non si nasce con la creatività, sì qualcosa nel nostro dna c'è, ma è l'ambiente che ci plasma, che ci fa crescere, se viviamo in un ambiente apatico, da grandi saremo apatici…pasta meravigliosa, è il condimento che più amo…sabato ho comprato 1 chilo di acciughe, le ho fatte in savor e le ho mangiate tutte…bacio

  10. accantoalcamino

    Sai che hai ragione? Il pesce affumicato ci starebbe benissimo nella mia insalata, mi hai dato un'idea fantastica. Sono d'accordo con te, la creatività nasce con noi ed è sorella della fantasia. Conosco persone che riescono a fare qualcosa solo se guidate passo passo, altre invece che sono dei vulcani e non li fermi più.Ciao Alex, grazie anche per questa bella pasta 🙂

  11. Che bella scoperta il tuo blog!!! E che dire di queste fettuccine? Buonissime!! Da oggi ti seguo anch'io! Ciao 🙂

  12. buone le tue fettuccine sabbiate,faccio spesso la pasta in questo modo ed e' super buona!Passa da me se ti va!

Your comments feed this blog. Alex

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s

%d bloggers like this: