Di solito evito di dispensare le mie opinioni, ben conscia che ognuno ha il diritto di vederla come meglio crede, ma oggi proprio non ci riesco, devo dire la mia.
E’ successo che dalla Cina, dove è per lavoro, mio marito mi ha segnalato quest’articolo della Stampa pensando, giustamente, che potesse interessarmi. Infatti l’ho scorso pensando ” Bello e sacrosanto, la buona cucina, inclusa quella d’autore, non ha bisogno di essere fuori dalla portata dei più. E’, o dovrebbe essere, fatta di ingredienti di qualità anche se magari semplici, non necessariamente di sole ‘ostriche e caviale’ “.
Poi però sono andata ad aprire i link che indirizzavano alle ricette dei 6 ‘grandi’ e sono impallidita!
Si, perché pare che secondo il modo di vedere – e di contare – di Massimo Bottura sia possibile cucinare un piatto con meno di 5 Euro utilizzando tra gli ingredienti, quoto, 1,5 Kg di Parmigiano Reggiano 30 mesi di Razza bianca Modenese !!! E mi raccomando che sia di Razza bianca Modenese !
Ora, lasciamo per un attimo perdere il fatto che il nostro grande era forse un po’ distratto quando ha ricevuto il briefing del progetto. Ma io mi chiedo, vi sembra possibile che uno chef, grande o meno che sia, non si renda conto che con la cifra necessaria per tutto quel Parmigiano ci sono famiglie che mettono in tavola pasti completi per una settimana o magari anche più ??? Che un qualunque essere pensante dotato di un minimo di sensibilità e con una normale conoscenza dell’attualità non si accorga che una ricetta di questo genere rasenta l’insulto per sempre più madri di famiglia costrette a fare la spesa al discount badando ai centesimi???
Scusatemi se mi sono indignata. Comunque per chi è interessato eccovi la ricetta ‘da cinque Euro’ di Massimo Bottura:
GLI INGREDIENTI
- 0,5Kg di Vialone nano
- 1,5Kg di Parmigiano Reggiano 30 mesi di Razza bianca Modenese
- 4 Litri di acqua minerale naturale
- 5g di pepe bianco
- 2,5g di pepe di sechuan
- 2,5g di pepe lungo della giamaica
- 2,5g di pepe di Sarawak
- 2,5g di pepe selvatico
IL METODO
- Grattugiare il Parmigiano Reggiano, mescolarne 1,5 kg in acqua fredda e portarlo lentamente a 80°C in una pentola. E’ importante non superare i 90°C.
- Quando vi accorgete che il parmigiano sul fondo inizia ad essere filante, toglietelo dal fuoco e fatelo freddare fino a temperatura ambiente. A questo punto copritelo con la pellicola e fatelo riposare una notte in frigorifero.
- Il giorno seguente noterete una patina solida di materia grassa in cima alla pentola. Raccogliete il grasso in una ciotola e conservatelo. Filtrate il rimanente con un colino fine ricavando così l’acqua di Parmigiano.
- Tostare il riso in una pentola d’acciaio a doppio fondo, fino a quando non prende temperatura. Iniziare a bagnare il riso con l’acqua di Parmigiano come se fosse un normale risotto. A ¾ di cottura iniziare ad aggiungere un po’ di grasso di Parmigiano. A cottura ultimata si manteca col rimanete grasso di Parmigiano avendo cura di mescolare con energia fino ad ottenere una consistenza cremosa.
- Schiacciare i pepi singolarmente a parte il pepe della Giamaica. Il Pepe della Giamaica va macinato.
- Stendere il risotto su un piatto e cospargerlo con le polveri delle diverse varietà di pepe.
- Per recuperare la parte solida rimasta sul fondo della pentola potete tagliarla a fettine sottili e metterla in un microonde a 800w per pochi secondi per realizzare chips croccanti da servire con funghi o tartufo.
Mi raccomando non sottovalutate l’ultimo passaggio, lì dopo tutto sta il risparmio – anche se poi ve lo mangiate nell’acquisto dei tartufi!!!
E non posso non aggiungere il link a questo capolavoro suggeritomi da Carla perché assolutamente appropriato. Grande Totò, Principe dei Poveri!
Eh sì, ce ne sarebbe da dire e trasecolare.
Per il momento, mi limito ad annuire tristemente ed inviarti un abbraccio grande.
Che io contraccambio cara Reb. E’ uno strano mondo, vero?
…mi viene in mente il “pernacchione” di Totò…..ma siamo impazziti? e comunque la ricetta non mi convince….chiunque dotato di senno entrasse in possesso di un kq e 1/2 di parmigiano non lo metterebbe in una pentola, almeno nella cerchia dei miei amici/conoscenti.
Comunque noi continuiamo a fare la spesa nei discount, a tentare di coltivare l’orto e a non buttare il cibo del giorno prima! Baci
Si, L’Acqua di Parmigiano, ahahahah! Forse è un nuovo profumo??? Ma non usavano le Violette a Parma??? 😀